Chirurgia plastica ricostruttiva

La chirurgia plastica ricostruttiva è la disciplina chirurgica che mira al ripristino dell’armonia morfo-funzionale del corpo sia essa alterata da malformazioni presenti alla nascita o da alterazioni causate da traumi o demolizioni per l’asportazione di alcuni tumori.

Ogni distretto corporeo può essere ricostruito, non tutte le funzioni possono essere ripristinate.

L’obiettivo principale è fornire al paziente il miglior livello di QUALITÀ DI VITA POSSIBILE!

Gli interventi necessari per raggiungere lo scopo sono, a volte, molto complessi e numerosi.

Il percorso dovrà essere continuamente discusso e deciso fra medico e paziente per valutare necessità, rischi e benefici delle procedure.

I distretti corporei che sono più frequentemente implicati in interventi ricostruttivi sono:

-mammella
-volto
-esiti cicatriziali in varie sedi corporee

Si informa il lettore che negli articoli correlati potrebbe essere pubblicato materiale fotografico autorizzato e a puro scopo di esemplificazione scientifica scevro da finalità di qualsiasi altro tipo.

Mammella

La chirurgia ricostruttiva in ambito mammario ha sviluppato tecniche chirurgiche che sono state in seguito “prestate” alla chirurgia estetica. Come in ogni distretto corporeo, la regola aurea da ricercare è l’armonia. Infatti, sia che l’armonia sia alterata da anomalie congenite sia che sia essa stata distrutta da asportazione di parte o della totalità della mammella, la chirurgia ricostruttiva è chiamata a ripristinare tale armonia. Questo obiettivo spesso non è sinonimo di ripristino della situazione precedente all’intervento demolitivo o della normalità, ma tenderà a cercare di produrre una nuova situazione più simile possibile al “prima” o più armonico e simmetrico possibile anche se diverso dal “prima”. Nelle asimmetrie congenite la ricerca del risultato sarà ancora l’armonia che è spesso sinonimo di simmetria.
Il trattamento ricostruttivo è mirato a ripristinare anche la funzione dell’organo danneggiato, in senso stretto, ovvero nel riprodurre per esempio la funzione protettiva delle palpebre, e in senso lato, ovvero nel ripristinare l’immagine corporea e il simbolo della femminilità costituito dalla mammella per una donna.

Volto

Il volto di una persona è sicuramente il biglietto da visita con cui si presenta al mondo e per cui viene giudicata in prima battuta.
Anche in questo ambito la conoscenza dell’anatomia, del funzionamento della muscolatura e delle modifiche che si instaurano nei tessuti molli con il tempo o con i traumi hanno fornito conoscenze utili in chirurgia estetica. Le regole che guidano la chirurgia ricostruttiva del volto sono quelle che tendono a ripristinare una situazione morfologica il più simile possibile a ciò che preesisteva al trauma o all’intervento demolitivo.
Anche in questo caso il ripristino della funzione potrebbe non essere completo, l’obiettivo deve essere quello di produrre un aspetto gradevole, in grado di trasmettere emozioni e che possa riportare il paziente a non temere il confronto con gli altri e a riconoscere il suo aspetto.

Esiti cicatriziali in varie sedi corporee

Per riassumere il grosso capitolo degli esiti di traumi e di interventi chirurgici, i trattamenti ricostruttivi mireranno a ripristinare la funzione di muscoli danneggiati, a liberarne la mobilità, a ripristinare il profilo e il volume del segmento corporeo interessato per permettere al paziente di riprendere una vita di relazione normale.